UN GRANDE PATRIOTA DIMENTICATO
Don Michelangelo FORTI, sacerdote, umanista, patriota.
Cesacastina 29.9. 1798 -- Nisida (Na) 14.10.1856
Don Michelangelo mostrò interesse per gli studi sin da piccolo.
Nel seminario Aprutino perfezionò gli studi mostrando ingegno e capacità fuori del comune. Ottenne, non ancora ventenne, la nomina a maestro presso lo stesso seminario. Nel 1825 vinse il concorso per la parrocchia di San Michele Arcangelo a Tottea di Crognaleto.
Don Michelangelo simpatizzò con le idee liberali. Si adoperò affinché il popolo prendesse coscienza delle proprie potenzialità e delle proprie esigenze politiche e sociali. La scuola pubblica a Tottea fu istituita per sua richiesta e ne fu il primo maestro dal 10 maggio 1828.
Nel 1841 fu nominato professore ad interim di presso il Real Collegio San Matteo di Teramo. Qui conobbe il fior fiore della cultura teramana partecipando attivamente ai circoli patriottici. Divenne uno dei protagonisti del quarantotto teramano.
Nell'ottobre 1848 arrivarono a Teramo imponenti forze di polizia per ripristinare l'ordine. Seguirono arresti e condanne pesanti. La polizia raccolse prove anche a carico di Don Michelangelo. Un proclama firmato col sangue, che incitava i liberali all'insurrezione verso la tirannide, portava anche la sua firma.
Don Michelangelo, fiutata l'aria non buona, diede le dimissioni da professore e si rifugiò a Cesacastina. Fu arrestato nella notte fra l'8 e il 9 agosto e processato l'11 novembre del 1850. Lo condannarono a 24 anni di carcere duro. Morì il 14 ottobre 1856 in carcere a Nisida. (Piccola isola dell'arcipelago delle isole Flegree - Na)
La corte con l'esemplare condanna volle punire non solo Don Michelangelo, ma anche la classe intellettuale, promotrice di idee liberali che rappresentava.
La scuola media di Nerito di Crognaleto è intitolata a Don Michelangelo, i resti mortali stanno a ancora a Nisida.
Le vicende relative a Don Michelangelo sono state oggetto di una ricerca da parte della dott.ssa Francesca Ceci per la sua tesi di laurea.
|