Monte San Martino 80° Raduno della Sezione Marche
Domenica 14 settembre 2008
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A Monte San Martino domenica 14 settembre 2008 si è svolto l'80° raduno della Sezione Marche. Erano presenti 22 gagliardetti, due vessilli, Sezioni Marche e Molise, ed altre rappresentanze combattentistiche e d'Arma.
Fra le Autorità il cav. Ornello Capannolo Consigliere Nazionale A.N.A. , il sindaco di Fermo e quello di Monte San Martino.
Dopo l'ammassamento e la sfilata con la partecipazione della "Fanfara di Borbona", la Santa Messa, nella bellissima chiesa di San Martino Vescovo, è stata officiata dal Cappellano della Sezione Monsignor Elio Frumenti e animata dal "Coro SUR" di Monte San Martino.
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Riporto alcuni passi dell' omelia:
"Oggi festa della S. Croce siamo qui riuniti, nella chiesa di S. Martino, che conserva i polittici di Vittore e Carlo Crivelli, per la celebrazione eucaristica nel ricordo del sacrificio dei nostri caduti.
Partirono in tanti: e ora dalle steppe gelate della Russia, dai deserti infuocati dell’africa sett. dalle frontiere francesi dalle rocce impervie dei Balcani, dell’Albania e Grecia, implorano di non dimenticarli.
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Partirono chiamati dal dovere, obbedirono alla Patria, sperarono, lottarono e caddero da valorosi.
Ebbero sorte avversa: a Cefalonia, Nikolajewka, El Alamein ma non per questo fu meno grande il valore e meno degno il sacrificio.
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Lottarono contro ogni speranza umana: chi non ricorda la ritirata di Nikolajewka:
Partirono chiamati dal dovere, obbedirono alla Patria, sperarono, lottarono e caddero da valorosi.
Ebbero sorte avversa: a Cefalonia, Nikolajewka, El Alamein ma non per questo fu meno grande il valore e meno degno il sacrificio.
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Lottarono contro ogni speranza umana: chi non ricorda la ritirata di Nikolajewka.
Non è la fortuna che fa l’eroe, non la forza delle armi e dei mezzi, neppure è la vittoria, ma la fedeltà all’ideale ed il sacrificio della vita. Ora la Patria, con sentimento di profonda ammirazione e riconoscenza verso i figli caduti su tutti i fronti, li ricorda tutti noti o ignoti Un pensiero va ora ai caduti di tutte le guerre perché hanno compiuto il loro dovere sacrificando la vita.
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Ora che la furia è passata e la pace, a stento, si fa avanti, in mezzo ad incertezze con nubi minacciose di guerra fredda i morti, tutti i morti ci dicono:”Fa o Signore che il nostro sia l’ultimo sacrificio.” Questa è la grande lezione che ci viene dai nostri morti.
Il sacrificio di tante giovani vite sia il principio di intesa fra i popoli. I nostri caduti hanno in Cristo un fratello maggiore sacrificato per tutti gli uomini sulla Croce."
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Pensando al Sergente nella neve mi piace ricordare questa preghiera con le parole che ripeteva Mario Rigoni Stern.
Dio del cielo, Signore delle cime // Un nostro amico // Hai chiesto alla montagna //
Ma ti preghiamo // Lascialo andare // Per le Tue montagne."
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Ammirate
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