Incontri con la Storia
Gruppo alpini di Crognaleto Attività Culturali per la valorizzazione della Memoria Storica - Perchè i figli conoscano e tramandino ai nipoti le gesta dei padri - |
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Piccola galleria
Nel breve intervento il prof. Franco Di Felice:
Ricorda che le attività culturali nelle scuole di Teramo sono iniziate nell'anno scolastico 1998/99. Sono andate avanti molto bene fino a quando era in servizio. Dopo è stato più difficile incontrare presidi e docenti disponibili alla collaborazione esterna. Ma ... i progetti validi vengono apprezzati.
Sono presenti anche gli alpini: Rocco de Angelis, capogruppo alpini di Montorio al Vomano nochè consigliere sezionale, Carlo Ricci pure di Montorio e Sabatino De Rubeis del Gruppo Alpini di Crognaleto
La cerimonia continua con la consegna della bandiera italiana da parte del presidente della Sezione ANA alla dirigente della scuola.
Quindi la parola passa alla prof. Daniela Sangiovanni che illustra il bel lavoro che gli allievi, con la sua guida, hanno fatto.Viene mostrato il sito internet relativo al concorso e la lapide commemorativa relativa ai 44 caduti della Prima Guerra mondiale, da cui il progetto ha preso le mosse. Essa è posta all’ingresso della biblioteca "Melchiorre Delfico".
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L'epigrafe è stata realizzata per volere di Luigi Savorini, professore di lettere presso l'allora liceo classico di Teramo e direttore della Biblioteca provinciale "Melchiorre Delfico". Questi, da convinto interventista, animò gli animi dei suoi alunni che, già dai banchi di scuola, decisero di partire per il fronte. Alla fine della Prima Guerra mondiale Savorini si impegnò molto nel cercare tutti i nomi dei suoi studenti caduti in guerra e contattò le loro famiglie, al fine di raccogliere in un fondo tutte le lettere scritte dai giovani soldati e ogni altro documento. Una volta ultimata la ricerca, commissionò un'epigrafe di marmo recante i nomi dei suoi amati allievi e, successivamente, aggiunse in basso una seconda lastra, più piccola, sulla quale sono incisi i nomi dei giovani che morirono in seguito alle ferite riportate in guerra.
Gli alunni hanno approfondito la storia di uno di tali soldati: Pasquale Spinelli (Altino, CH 3/7/1889 - Napoli 26/1/1920).
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La sua famiglia era di estrazione sociale medio-alta: il padre Nicola fu comandante dell’esercito, la madre Carmela si occupava della famiglia, lo zio Piergiuseppe professore, il nonno ginecologo. Aveva tre fratelli: Luigi, che morì prima di lui sempre nella Prima Guerra mondiale, Wenceslao, che intrattenne la corrispondenza con Savorini, e Teresa.
Dal 1914 ricoprì il grado di sottotenente nel 32° reggimento di fanteria; tenente dal 23 maggio 1915 nel 134° reggimento di fanteria, 6° compagnia, 4° plotone.
Tornò dal fronte in seguito alla frattura esposta riportata alla gamba destra il 25 luglio 1915, durante l’attacco delle trincee nemiche sul monte Sei Busi. Dal letto dell'ospedale di Napoli ultimò gli studi di legge e divenne procuratore. Purtroppo la gravità della ferita lo porto alla morte il 26 gennaio 1920.
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Prima di passare alla visione del video realizzato dagli alunni, la professoressa ringrazia l'ex direttore della biblioteca "M. Delfico", Luigi Ponziani, per la disponibilità e il tempo dedicato al progetto, ma soprattutto per aver trasmesso ai giovani studenti la passione e l'amore verso una pagina di storia nazionale con riferimenti alla loro città.
DALLE LETTERE DI PASQUALE SPINELLI [p. 4 del dattiloscritto] Il fango sembrava sangue. Le pietre mi martoriavano i piedi che i miei scarpini da ballo non proteggevano sufficientemente. Il naso avvertiva un odore insopportabile di cadaveri, […] alcuni di essi erano coperti da un sottile strato di terreno. E non sapevo che quelli erano i fortunati, perché almeno erano protetti dalla pioggia, dal sole e non correvano rischio, come tanti altri di essere fatti a pezzi dalle cannonate e dalle pallottole nemiche.
E ora il progetto ---